Le piogge del week end e quelle attese martedì avrebbero migliorato leggermente le prospettive, disastrose, sui raccolti delle campagne pavesi, dando qualche giorno in più agli agricoltori per sperare. Lo ha detto il direttore di Confagricoltura Pavia Alberto Lasagna, spiegando che “le piogge hanno ‘resettato’ il termine di dieci giorni previsti la settimana scorsa come scadenza delle risorse idriche. C’è circa una settimana in più per salvare il salvabile”, ha spiegato – “Le risaie e i campi di mais che erano molto compromessi non sono comunque recuperabili – ha concluso -. E la situazione delle culture prossime al default non è affatto risolta”.
Il tutto mentre, sul piano delle risorse di acqua per uso civile, dopo la proclamazione dello stato di emergenza a livello regionale firmato dal governatore Fontana il 24 giugno, si registrano le prime ordinanze che vietano certi utilizzi non indispensabili dell’acqua. A Voghera il comune ha vietato, per esempio, il consumo di acqua potabile per irrigazione ed annaffiatura di giardini e prati dalle ore 8,00 alle ore 22,00, per lavare cortili, piazzali e anche veicoli privati, ad esclusione dell’attività svolta dagli autolavaggi. Ma è ufficialmente vietato usarla anche per riempire fontane ornamentali, vasche da giardino e piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua.
Insomma per tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico. Molti comuni stanno anche diffondendo consigli pratici per risparmiare l’acqua come l’uso di “frangigetto” ai rubinetti, far riparare le perdite, scegliere uno scarico wc con pulsanti a quantità differenziate o direttamente una manopola di apertura e chiusura, preferire la doccia alla vasca da bagno e, quando ci si lava i denti o ci si rade, evitare di tenere aperto il rubinetto, oltre a mettere in funzione lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico. Insomma pochi e banali consigli, se si vuole, che dovrebbero essere rispettati in ogni periodo dell’anno e, a maggior ragione, in stato di emergenza.