È attesa a brevissimo la decisione del tribunale di Pavia sulla data di avvio del processo per l’ex assessore di Voghera Massimo Adriatici che, nelle scorse ore, con un colpo di scena, ha fatto sapere tramite i suoi legali di voler rinunciare all’udienza preliminare (fissata per lunedì 13 marzo) e di voler accedere direttamente al dibattimento pubblico. Tecnicamente, si tratta di una richiesta di “giudizio immediato”. Adriatici, come noto, è accusato di eccesso colposo di legittima difesa in relazione alla morte del 39enne marocchino Youns El Boussettaoui, un soggetto con problemi psichiatrici e di tossicodipendenza, ferito fatalmente da un proiettile sparato dall’ex assessore la sera del 20 luglio 2021 in piazza Meardi a Voghera.
“Questa scelta – ha spiegato l’avvocato difensore di Adriatici Gabriele Pipicelli – è sorretta dalla sua volontà di chiarire i fatti in un pubblico processo, evitando così il rinnovarsi della diffusione di notizie non corrispondenti ai fatti e alle risultanze delle indagini. L’imputato – che ancora una volta ribadisce il proprio più profondo dispiacere per la perdita di una vita umana e per il dolore dei familiari della vittima – prosegue la nota – ha dunque rinunciato ad una fase processuale prevista a sua garanzia, per difendersi pubblicamente attraverso un dibattimento nell’ambito del quale riteniamo verrà definitivamente dimostrato che la sua condotta, come chiaramente risulta dal video da tutti visibile sulla rete, è stata quella di un cittadino che si è limitato a difendersi da una violenta aggressione”.
Di diverso avviso i legali della famiglia El Boussettaoui che hanno a più riprese richiesto il capo di imputazione da eccesso di legittima difesa in omicidio volontario e che ribadiscono la loro ricostruzione secondo cui Adriatici quella sera ha seguito il 39enne per le vie della città e ha sparato con la sua pistola in risposta ad uno schiaffo.