Potrebbe essere stata una disgrazia, terribile e imprevista a portare alla morte di Clara Brescia, la donna di 68 anni che, domenica mattina, è stata ripescata senza vita nelle acque del naviglio Langosco a Vigevano. È questa una delle ipotesi più accreditate al momento, anche se gli inquirenti non ne escludono altre come l’atto volontario o altre, ancor più estreme ipotesi.
L’assenza di segni sul corpo che facciano pensare chiaramente a una morte violenta allontanerebbero però quest’ultima ipotesi, così come la mancanza di biglietti di addio o altro sulla sua Toyota Yaris ritrovata a poca distanza porterebbero gli investigatori ad escludere il suicidio. Potrebbe essersi trattato di un malore o di una caduta accidentale, ma tutte le strade restano però aperte fino all’esito di ulteriori approfondimenti.
La tragica scoperta è stata fatta attorno alle 11 da un runner non lontano da via Castellana, nei pressi del ponte che collega via Ceresio e Strada Nuova. Poche centinaia di metri più a monte, nei pressi di un ponte che collega strada Vignazza e e strada Terdoppio, è stata trovata l’auto della donna, ordinaria di Potenza ma da tempo residente nella città ducale.