L’annuncio di un prossimo allargamento del parco di attività per impiegare i percettori del reddito di cittadinanza a Vigevano era arrivato già con la presentazione del primo progetto, quello relativo alla manutenzione e sorveglianza dei parchi comunali. Ora è arrivato il provvedimento ufficiale con il quale si coinvolge nell’iniziativa il terzo settore.
Le associazioni di volontariato potranno proporre i loro progetti al comune per chiedere di inserire all’interno della loro attività anche i percettori di reddito di cittadinanza, che a Vigevano sono circa 2.000 e a cui è richiesta disponibilità tra le 8 e le 16 ore settimanali. I costi saranno a carico del fondo povertà o del piano operativo nazionale sull’inclusione. Verrà a breve emesso un avviso pubblico dal comune che sarà una vera e propria chiamata alle associazioni, spesso bisognose di manodopera per portare a termine i loro progetti di utilità sociale.
Un’iniziativa promossa dall’assessorato alle politiche sociali guidato da Marzia Segù, e che probabilmente otterrà un consenso bipartisan. Da una parte la giunta e la maggioranza, che avevano dichiarato, nonostante la loro contrarietà al reddito di cittadinanza così come messo in atto dal Governo, di voler comunque facilitare l’impiego dei beneficiari della misura. Dall’altra parte il Movimento 5 Stelle, che aveva sollecitato l’allargamento dei progetti attraverso il coinvolgimento del mondo del volontariato.