La costruzione della superstrada Vigevano-Malpensa è più vicina dopo l’incontro tenuto in Regione nella tarda mattinata di mercoledì. Nella conferenza dei servizi si è analizzato il progetto per il tratto da Vigevano a Magenta. Alcuni comuni hanno depositato la richiesta di lievi modifiche: erano note da tempo, ma occorreva formalizzarle.
Il Parco del Ticino ha detto sì all’opera, a patto che vengano concordate adeguate compensazioni ambientali anche a tutela degli agricoltori. Scontato il no di alcuni comuni, capitanati da Cassinetta di Lugagnano, e soprattutto di Città Metropolitana, che ha nuovamente bocciato l’opera con fermezza. Manifestazioni di protesta, sotto al palazzo della Regione, da parte di Coldiretti e varie associazioni ambientaliste. Gli interessati hanno 45 giorni di tempo per presentare le osservazioni: ci si rivedrà a marzo per un ulteriore incontro.
La sensazione è che si stia andando a passi spediti verso il progetto esecutivo, nonostante sia emerso un problema di costi. Rispetto ai vecchi preventivi, ormai datati e stilati ben prima del caro materiali, la superstrada costerà 90 milioni in più: si passa da 240 a 330 milioni. Sarà il governo a doverci mettere soldi. Essendo stata inserita tra le opere prioritarie per le Olimpiadi, il finanziamento dovrebbe arrivare. Si risparmierà qualcosa in termini di tempo: tre anni di cantiere invece dei quattro previsti inizialmente.
Vigevano, in questa fase, non potrà partecipare agli incontri decisivi in quanto l’opera ricade fuori dal territorio comunale. Il sindaco Ceffa ha comunque mandato una lettera al commissario Anas, Eutimio Mucilli, ribadendo la volontà dell’intera Lomellina affinché il progetto possa giungere a compimento.