È scontro aperto tra il sindaco e il consiglio comunale. In una sola seduta del Consiglio comunale si sono aperte due crepe nel tessuto che tiene insieme la sua maggioranza. Giovedì sera infatti il primo cittadino si è rivolto con parole durissime a tutti i consiglieri su due temi. Il primo è la mozione di sfiducia verso l’assessora al Verde Elena Grandi, che era in discussione in quel momento; la seconda la gestione degli Ambrogini d’Oro.
Dalla maggioranza si è levato un coro di disapprovazione per entrambi le accuse del primo cittadino. Sul primo, la replica più dura è arrivata da Carlo Monguzzi.
Ma è la gestione – definita clientelare – degli ambrogini ad aver aperto gli strappi più grandi, mettendo in scontro diretto il sindaco con Filippo Barberis, capogruppo del PD e dunque del primo partito di maggioranza. Politicamente parlando, non certo il miglior viatico. La discussione tra i due si è accesa, lasciando tra i banchi incredulità e frustrazione.
A freddo, il capopattuglia dei dem ha provato a smorzare i toni.
Peccato che il tentativo di riappacificazione cercato da Barberis non abbia colto molto nel segno. Non è bastata qualche ora di sonno al sindaco per raccogliere il ramo d’ulivo. Anzi, venerdì mattina è tornato a difendere la propria posizione, pronto a incrinare del tutto il rapporto con il Consiglio.
Un conflitto tutto interno alla maggioranza, con l’opposizione che però non sta a guardare. Il consigliere leghista Samuele Piscina ha annunciato una mozione di censura nei confronti del sindaco per le sue parole in aula e ha spiegato che non si presenterà alla cerimonia di consegna degli Ambrogini.