Sedare i bollenti spiriti degli ambientalisti da un lato e recuperare qualche euro mancante, dall’altro. Nelle stanze di Palazzo Marino si ragiona di mobilità e tariffe, tipici temi che tra la cittadinanza fanno scattare gli allarmi della protesta. E, forse, a buon diritto. Lunedì mattina, i capigrupo della maggioranza hanno incontrato l’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, per discutere in primis di due cose: introdurre un pedaggio su Area B e aumentare quello di Area C.
Cominciamo dalla Ztl più grande d’Europa, che oggi circonda l’intera città e che spedisce una multa a chiunque passi sotto uno dei 188 varchi con un mezzo troppo inquinante. In futuro, Area B potrebbe essere regolamentata da un ticket, anche se al momento non ci sono né date né certezze. Unico punto fermo è che la sua attivazione richiederebbe un tempo minimo di sei mesi. Si tratta solo di un’ipotesi e il tema non è all’ordine del giorno, garantiscono dall’assessorato.
D’altro canto, Area C è già una Ztl a pagamento. Oggi 5 euro a passaggio, domani chissà. Si parla di un rincaro del 50% della tariffa, che arriverebbe così a 7,50 euro. Ma, anche in questo caso, si tratta solo di indiscrezioni, anche se Palazzo Marino sembra piuttosto convinto di procedere in questa direzione.
Sempre in tema di pagamento, anche la sosta sulle strisce blu potrebbe subire delle modifiche. Non tanto sulle tariffe, quanto piuttosto sulle fasce orarie in cui sono attive, che verrebbero allargate.