Prende ufficialmente il via il Sala bis. Il primo cittadino ha infatti giurato nella serata di giovedì davanti al Consiglio comunale, schierato al gran completo tra i banchi di Palazzo Marino per la prima seduta di questa consiliatura.
Dopo la formula di rito e la convalida di consiglieri e assessori, è stato il turno dell’elezione del Presidente dell’aula. Nessuna sorpresa: la consigliera del PD, Elena Buscemi, si siede sulla poltrona più alta dell’aula, dopo aver battuto la concorrenza di Filippo Barberis, confermato capogruppo della pattuglia Dem.
L’aula ha anche voluto rendere un omaggio alla memoria di Luigi Amicone, ex consigliere di Forza Italia e candidato, ma non eletto, nell’ultima tornata elettorale. Un momento sentito che si è chiuso con un lungo applauso.
Poi la palla è tornata nel campo del Sindaco Sala, che ha annunciato al Consiglio le linee programmatiche dell’amministrazione per i prossimi 5 anni. “Milano ha confermato il suo ruolo di laboratorio politico – ha detto Sala -. La nostra città ha scelto di accelerare la trasformazione verso una maggiore sostenibilità. Il 57% dei milanesi ha sostenuto un programma e quel programma mira a proiettare la città generando ripresa sana e giusta dopo la crisi del covid”.
Un punto centrale per i prossimi 5 anni saranno inevitabilmente i fondi del PNRR, che Sala ha definito “un’enorme opportunità di trasformazione per la città, risorse senza precedenti per rispondere alla crisi post pandemica e per una rivoluzione ecologica e digitale”. Con un caveat: la gestione dei fondi non sarà semplice e si dovrà respingere ogni tentativo di infiltrazione mafiosa e corruzione.
Infine, ci sono il progetto della città a 15 minuti, che rappresenta per Sala la prospettiva più promettente per diventare una Milano più semplice per i cittadini, con servizi sempre più vicini; i trasporti, con l’allungamento delle metropolitane e la realizzazione della Circle Line ferroviaria; e, ovviamente, le Olimpiadi invernali del 2026, il grande appuntamento che di fatto chiuderà questo suo secondo mandato.