Nel corso della seduta di lunedì 8 ottobre, il Consiglio comunale di Milano ha approvato il Bilancio consolidato per l’anno 2020, quello segnato dalla Pandemia. Il risultato operativo della gestione caratteristica, ossia il dato che misura l’effettiva capacità del Comune di generare reddito, è positivo per 54 milioni di euro, ma a preoccupare, e non potrebbe essere altrimenti, è il risultato netto, influenzato pesantemente dalle conseguenze della crisi pandemica, che risulta negativo per quasi 102 milioni di euro.
Il dato va letto alla luce della natura del Bilancio consolidato, che aggrega tanto i conti del comune, quanto quelli delle sue partecipate, tra cui figurano realtà come Atm, M4, MilanoSport e Milano Ristorazione. Tutte aziende che nell’anno della pandemia hanno subito pesanti ridimensionamenti. Basti pensare al caso di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, anch’essa nel portafoglio di Palazzo Marino. L’approvazione del Bilancio 2020 ha meso in luce un calo del 73% dei passeggeri e un conseguente crollo dei ricavi del 63% rispetto al 2019.
Nonostante questi scossoni, assicura l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte, lo stato patrimoniale del gruppo Comune di Milano, che vale oltre 23 miliardi di euro, e in particolare la liquidità, che è pari a oltre 3,2 miliardi di euro, resta solido e dimostra una robustezza dei conti pubblici che, proprio durante i lunghi mesi dell’emergenza sanitaria, ha consentito di porre in essere importanti azioni di sostegno verso i cittadini, come il rinvio di alcuni pagamenti o le rateizzazioni dei canoni.