“Noi rappresentiamo ancora e sempre l’unica e vera novità politica per Milano, anche a costo di essere in discontinuità con noi stessi”. Inizia così Milano sempre più Milano, il programma elettorale della coalizione che sosterrà Beppe Sala alle elezioni del prossimo ottobre.
Discontinuità è una parole che il sindaco ha usato molte volte negli ultimi mesi e ora anche il suo programma la certifica nero su bianco. Discontinui senza però dimenticare quanto fatto negli ultimi 5 anni. C’è la città dei quartieri, con i servizi essenziali a 15 minuti da tutti; c’è il recupero degli scali ferroviari; C’è la sfida ambientale da portare avanti con il progetto Forestami; ci son le ciclabili su cui Sala non intende fare passi indietro.
Ma ci sono anche i nuovi temi, portati in primo piano dall’anno e mezzo della pandemia, a partire dal welfare: serve un metro di intervento nuovo, concreto e misurabile – si legge nel programma – che sia rivolto agli anziani, ai giovani e ai genitori. L’obiettivo è quello di rendere ancora più efficaci e penetranti quei servizi di prossimità di cui tanto si è sentita la mancanza nelle prime settimane di lockdown.
Sala rivendica poi di aver raddoppiato rispetto alla amministrazione Moratti i posti letto per i senza fissa dimora durante l’inverno e si impegna a garantirli per tutto l’anno, rafforzando i servizi di accompagnamento per le fragilità legate in particolare alla salute mentale.
Ma il programma non è solo un elenco di azioni fatte o da realizzarsi, bensì un manifesto per ampliare il solco con gli avversari. Esistono incontrovertibili differenze – specifica il testo – Siamo molto diversi dai nostri avversari.
Dietro ai tre capisaldi della coalizione, Incorruttibilità, Capacità e Indipendenza, ecco gli attacchi diretti al centrodestra: Milano – si legge – non ha bisogno di governanti che dicano solo di sì ai potentati che li hanno eletti, a cominciare da Arcore e dintorni. Milano ha bisogno di pensiero libero.
Solo noi – si legge alla fine delle 19 pagine – abbiamo le caratteristiche morali e di affidabilità per gestire a favore della città i finanziamenti europei da cui dipende il futuro della città. Ora che guanto della sfida è ufficialmente lanciato non resta che aspettare la reazione del Centrodestra.