Nottate insonni e trattative serrate. Si può tranquillamente definire una tradizione quella delle maratone che il Consiglio comunale affronta quando in aula atterra una delibera di bilancio. In questo caso parliamo dell’assestamento, ossia della revisione di metà anno, dei conti di Palazzo Marino, che doveva essere approvata entro il 31 luglio.
Missione compiuta, perché nella serata di giovedì/ieri l’aula ha approvato, con i voti contrari delle opposizioni, il documento, che redistribuisce nuove risorse – circa 100 milioni di euro – sui servizi ai milanesi, dal trasporto pubblico al welfare, alla cultura.
Ma come ogni Bilancio che si rispetti, il sottofondo delle sedute è stato quello delle trattative fatte a porte chiuse. Per la maggioranza, questo assestamento si traduce in circa 30 milioni di euro che il Partito Democratico e gli altri partiti del centrosinistra hanno potuto distribuire su vari capitoli di spesa.
Le opposizioni invece hanno fatto valere le migliaia di emendamenti presentati, caduti solo quando alcune richieste bandiera sono state accettate.