Il bilancio di previsione 2022 di Palazzo Marino approda nell’aula del Consiglio comunale, per quella che sarà una tre giorni infuocata, che prenderà i pomeriggi, e forse anche le notti, di lunedì 30 e martedì 31 maggio, nonché di mercoledì 1° giugno. O almeno, questa è la speranza, perché in realtà, nonostante scadenze di legge e il tempo a disposizione davvero limitato, è forte il rischio di ostruzionismo da parte del centrodestra.
Dopo una settimana scottante sul fronte delle commissioni consiliari, il documento finanziario verrà infatti sommerso dagli emendamenti dell’opposizione, con la Lega che da sola ne presenterà circa un migliaio. Ma in tanti stanno aspettando di vedere le mosse del consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea Mascaretti, che l’anno scorso in questa stessa occasione depositò oltre centomila emendamenti.
Il centrosinistra, invece presenterà solo poche proposte, peraltro ridotte dal punto di vista dell’impegno di spesa da parte di Palazzo Marino. «Quelle più grosse – ha spiegato il capogruppo del Partito Democratico, Filippo Barberis – varranno alcune centinaia di migliaia di euro. Non i milioni degli scorsi anni».
E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che quello di quest’anno è stato uno dei bilanci più complessi da portare ad approvazione, con il necessario intervento del governo per quanto riguarda l’utilizzo dell’avanzo di bilancio del 2021, come misura straordinaria.
Ma la partita si giocherà anche e soprattutto sulle tempistiche e le scadenze di legge: in linea teorica, i Comuni devono approvare il bilancio preventivo entro e non oltre il 31 maggio, pena l’entrata in regime di esercizio provvisorio, che impone a un ‘amministrazione di effettuare solo le spese non rinviabili. Una condizione in cui Palazzo Marino si troverà quasi sicuramente a partire dal 1° giugno. E se anche allora non dovesse arrivare il via libera dell’aula al documento, la seduta successiva, a causa del ponte del 2 giugno, slitterebbe con ogni probabilità all’inizio della settimana successiva.
Ecco perché gli emendamenti del centrodestra, quest’anno, sono più affilati che mai. E il centrosinistra farà di tutto per trovare l’accordo politico con la sponda opposta, approvando alcune proposte bandiera del centrodestra, che consentano di far ritirare la stragrande maggioranza degli emendamenti.
La battaglia ha inizio. Presto o tardi, il bilancio dovrà essere approvato. Resterà solo da fare la conta dei feriti alla fine dell’ultima votazione.