Poche ore e si saprà chi saranno i nuovi sindaci di Magenta e di Abbiategrasso. Tra 48 ore i cittadini delle due città dell’ovest milanese saranno chiamati al voto per i ballottaggi delle comunali.
A Magenta a sfidarsi saranno il candidato del centrodestra Luca Del Gobbo, già assessore e consigliere regionale nonché sindaco di Magenta dal 2002 al 2012 e che parte dal 48 per cento del primo turno in cui ha sfiorato la vittoria, ed Enzo Salvaggio, candidato del centrosinistra, già assessore all’urbanistica nella giunta Invernizzi e che il 12 giugno ha ottenuto il 32 per cento dei consensi.
Tralasciando La Nuova Italia e Rifondazione comunista che insieme hanno superato di poco il tre per cento, i voti che potrebbero contare sono quelli della coalizione civica di Silvia Minardi. 17 per cento dei consensi dei magentini che però la candidata non ha indirizzato verso nessuno dei due candidati, questo perché, ha detto Minardi, per coerenza con un progetto civico e alternativo non avrebbe senso schierarsi in un senso o nell’altro.
Discorso opposto ad Abbiategrasso, dove la coalizione civica guidata dall’ex Sindaco di Albairate Luigi Alberto Tarantola, forte di oltre il 20 per cento dei consensi ha fatto una scelta di campo chiara. Il Candidato Sindaco di Ricominciamo Insieme si è espresso pubblicamente a favore di Alberto Fossati, già Sindaco della città, il quale ha dichiarato che in caso di vittoria a Tarantola verrebbe offerto un posto da assessore. Non un apparentamento, che avrebbe fatto fuori alcuni consiglieri del centrosinistra, ma qualcosa di molto simile. Fossati dovrà però vedersela con il sindaco uscente Cesare Nai, che al primo turno è arrivato primo con il 42 per cento dei consensi. L’incognita che peserà ad Abbiategrasso come a Magenta è l’astensione. Al primo turno Abbiategrasso non ha raggiunto il 50 per cento di affluenza, Magenta ha confermato il 59 del 2017. Così un’elezione che si gioca nell’ultimo weekend di giugno non può che basarsi sull’appello a tornare a votare.