La Provincia di Pavia blocca il progetto del biodigestore di Arena Po, progetto contro il quale si erano schierati centinaia di cittadini, Legambiente e 5 sindaci della zona. Dopo le raccolte firme, le manifestazioni e gli appelli dei mesi scorsi è stato un dettaglio tecnico a spingere gli uffici di Piazza Italia a dire no. Il problema, come sottolineato nell’atto di diniego, è legato alla modalità di trasmissione della garanzia per la connessione alla rete gas dell’impianto.
In sostanza, la società che avrebbe dovuto realizzare il biodigestore, la Padana Green Energy, non è riuscita a completare la procedura per la fidejussione da 165 mila euro che avrebbe permesso l’allacciamento con la rete, di proprietà della Snam, e la conseguente immissione del biometano prodotto. Una bocciatura tecnica, quindi, visto che la Padana Green Energy – mancando la fidejussione – non ha prodotto tutta la documentazione necessaria per l’avvio progetto. La società, comunque, potrà presentare ricorso al Tar entro 60 giorni dalla data di notifica dell’atto.
Una prima vittoria per il fronte del no, dunque, che da tempo esprime preoccupazione per le possibili ricadute negative legate all’attività del biodigestore sul territorio. A preoccupare i comuni, oltre al timore di odori molesti, è l’impatto sulla viabilità. Secondo alcune stime l’aumento del traffico per portare i rifiuti organici all’impianto da fuori regione si aggira sui circa 50 mezzi pesanti al giorno. Sul tema, nelle scorse ore, è intervenuta anche Legambiente Voghera Oltrepò: secondo l’associazione il diniego della Provincia al progetto è una vittoria molto importante per l’ambiente e per la gestione dei rifiuti a livello provinciale.