Un documento con le proposte per la Vigevano del futuro è stato predisposto dal Polo Laico come spunto di discussione in vista della revisione del piano di governo del territorio, che definirà le regole urbanistiche della città. Tra le tante idee, ce n’è una destinata a far parlare: un cavalcaferrovia nel parcheggio della stazione. Lo scopo è eliminare il passaggio a livello di corso Pavia. L’ipotesi era già stata lanciata qualche anno fa dall’allora sindaco Andrea Sala, che però lo pensava qualche decina di metri più a nord, tra viale Mazzini e via Gobetti.
L’idea del Polo Laico, raffigurata in un disegno esplicativo dall’architetto Lino Portaluppi, è invece di sbucare più avanti, in via Gramsci, la cui sede stradale (ed è questa la principale novità) verrebbe raddoppiata sfruttando spazi ora occupati da magazzini ferroviari e pertinenze della stazione. La fattibilità è tutta da verificare, così come la disponibilità delle ferrovie, ma la proposta avrebbe il pregio di consentire a via Gramsci di assorbire i volumi di traffico che verrebbero dirottati da corso Pavia. Per recuperare gli stalli persi, si suggerisce di raddoppiare l’attuale parcheggio della stazione con un secondo piano, magari da adibire in parte ad area camper.
Tra le altre idee urbanistiche contenute nel dossier, torna un cavallo di battaglia del Polo Laico: il raddoppio del parco Parri, con la destinazione a verde dell’attuale area mercatale di piazza Calzolaio d’Italia, da abbinare a un recupero dell’ex macello e dell’attiguo lascito Pensa, da destinare a mercato coperto e orti didattici.
C’è anche una proposta per la Brughiera, dove il Polo Laico vedrebbe bene un’area feste votata a ospitare concerti all’aperto. Il concetto di fondo è la creazione di una città più accogliente per attrarre nuovi residenti provenienti da fuori, in particolare da Milano. Il dossier verrà protocollato come proposta per chi dovrà estendere il piano di governo del territorio.