900.000 euro di investimenti, finanziati per ora con un mutuo in attesa di eventuali fondi statali o europei, per il teatro Cagnoni e le sale del castello, in modo da favorire la ripresa di cultura ed eventi quando la pandemia sarà finita. È questa la decisione del comune di Vigevano, che interviene con forza senza nascondere l’obiettivo di fare della città un potenziale punto di riferimento per il turismo congressuale e non solo.
Il teatro Cagnoni, a 25 anni dalla riapertura, ha visto lo scorso anno la ristrutturazione di tetto ed esterni: il progetto è di iniziare una serie di manutenzioni straordinarie degli interni, dalle tinteggiature alle imbottiture fino ai palchi e ai macchinari scenici, per aggiornare l’intero complesso. Ambizioso anche il piano per il castello: cavallerizza e sala dell’affresco saranno completamente riallestite.
La cavallerizza, 400 posti a sedere ulteriormente ampliabili con capienza ridotta a 250 posti in periodo Covid come avvenuto nell’ultima rassegna letteraria, è stata già oggetto del rifacimento dell’illuminazione interna ed esterna un anno fa. Il progetto prevede una completa insonorizzazione, per renderla adatta anche a sala concerti, la realizzazione di un impianto audio e la creazione di un angolo bar.
Un potenziamento delle dotazioni è previsto anche per la sala dell’affresco, collegata alla cavallerizza attraverso la strada coperta. In questo modo, aggiungendo l’ulteriore sala già allestita nel sotterraneo del maschio e valutando ulteriori eventuali spazi nell’ala restaurata, il castello si potrebbe già proporre come un polo convegnistico adatto a ospitare eventi di dimensioni importanti.