Chi vive in zone inquinate non ha scampo: per quanto segua uno stile di vita sano, avrà un rischio di contrarre un tumore più alto rispetto a chi abita in ambienti salubri. Secondo il professor Marco Danova, direttore della medicina interna a indirizzo oncologico di Asst Pavia, la recente ricerca comparsa su una rivista internazionale di prestigio, frutto del lavoro di professionisti italiani di alto livello, conferma con dati solidi quanto già emerso dall’esperienza. L’inquinata pianura Padana è tra le zone d’Italia dove ci si ammala e si muore di più per tumore. Lodi è la provincia più colpita. A seguire Napoli, Bergamo, Pavia, Sondrio e Cremona.
Questo non vuol dire, naturalmente, che seguire uno stile di vita sano non abbassi i rischi. Semplicemente, il peso dell’inquinamento sarà sempre maggiore dei benefici.
Già nel 2015-2016 un’indagine epidemiologica poneva la provincia di Pavia seconda in Italia per morti da inquinamento, una categoria più ampia rispetto a quella dei tumori. Secondo il professor Danova, questa seconda ricerca non fa altro che confermare e arricchire le considerazioni emerse qualche anno fa.
Dall’analisi del professor Danova si comprende come la provincia di Pavia, oltre al fattore della cattiva qualità dell’aria presente in tutta la pianura Padana, abbia degli ulteriori elementi di rischio. L’auspicio è che i dati della ricerca, che grazie all’intelligenza artificiale sono disponibili a livello del singolo comune, vengano utilizzati dai decisori politici per attuare adeguate iniziative di prevenzione.