Da giorni gli agricoltori della Lomellina si svegliano all’alba per mettere in funzione le idrovore e distribuire al meglio la poca acqua che arriva dai canali irrigui. Si fa a turno, e tra agricoltori ci si dà una mano: oggi un campo, domani un altro, a rotazione. Il livello è talmente basso che non arriva all’imboccatura dei canali secondari. Serve dare una spinta all’acqua, in maniera che poi possa scorrere. Da Robbio in giù, i campi stanno morendo.
Tra i comuni che hanno appoggiato le richieste di Confagricoltura Pavia per aprire le dighe dei bacini idroelettrici e portare avanti le pratiche per lo stato di calamità naturale, c’è anche Candia. Quello sulle rive del Sesia è uno dei territori più colpiti, dove si vedono già risaie bruciate dall’arsura.
La siccità oggi è un’emergenza, ma con il passare degli anni sta diventando un problema strutturale. Il sindaco di Robbio, Roberto Francese, è tra coloro che chiedono di creare dei bacini di raccolta delle acque piovane e suggerisce inoltre di creare delle fasce di bosco ai margini dei fiumi.