Certo il gas è aumentato tanto, ma a Scaldasole i cittadini non potevano credere ai loro occhi quando sono arrivate le bollette: le cifre erano il triplo del normale. Ironia della sorte, molti si sono visti arrivare la lettera proprio la vigilia di Natale. Qualcuno ci ha raccontato di avere visto persone in lacrime, disperate perché non sapevano come pagare.
Si è trattato di un errore. Scaldasole, così come Sannazzaro, riceve il gas dalla raffineria Eni. In paese ci sono 380 utenze. Secondo una convenzione firmata alla fine degli anni Novanta, la distribuzione è a cura di Enel Energia, che si occupa delle bollette. C’è stato un errore nel sistema di calcolo, che è stato modificato a fine settembre da Arera, l’autorità dell’energia. Le bollette erano state calcolate utilizzando il vecchio sistema, ma, essendo cambiati i parametri, i valori sono schizzati alle stelle.
È quanto ha scoperto il comune che, raccolte le lamentele dei cittadini e avvalendosi del contributo di Federconsumatori, è infine riuscito a contattare l’azienda fornitrice e a vedere riconosciuto l’errore. Che ci fosse qualcosa di anomalo era evidente: le bollette erano relative al bimestre ottobre-novembre ma, a causa delle alte temperature registrate lo scorso autunno, i riscaldamenti in quel periodo erano stati quasi sempre spenti.
Nelle scorse ore il comune ha diramato una nota in cui si spiega la procedura concordata con Enel Energia: per chi ha già pagato, sarà previsto un conguaglio di rimborso con la prossima bolletta. A chi non ha ancora pagato non verrà richiesto nulla e la posizione sarà regolarizzata anche in questo caso con la prossima bolletta. In caso di ulteriori problemi, potranno essere inviate segnalazioni all’indirizzo mail del comune demografici@scaldasole.lombardia.it. Il sindaco Alberto Bonandin si è messo a disposizione per fare da tramite con l’azienda.