Sarà l’appalto per la raccolta dei rifiuti del comune di Dorno a chiudere il cerchio per permettere di dare un futuro ai lavoratori del Clir? Ci sono elementi che fanno ben sperare, anche se i sindacati si vogliono cautelare e, proprio in queste ore, da Cgil e Cisl si sta preparando una lettera da inviare al comune di Dorno, alla ditta Sangalli che ha vinto l’appalto, e, per conoscenza, al prefetto.
Nella lettera si chiederà l’applicazione della cosiddetta “clausola sociale” e cioè che l’azienda che prenderà servizio in paese a partire da lunedì 6 settembre (appalto della durata di un anno) assorba i dipendenti che si occupavano della raccolta nella gestione precedente, che è quella del Clir (fatta salva la gestione provvisoria di questa estate a cura di Teknoservice). I sindacati su questo punto sono irremovibili, ma sull’altro fronte va segnalato l’impegno preso in questo senso dal sindaco di Dorno Francesco Perotti in occasione della presentazione alla cittadinanza del nuovo servizio di raccolta rifiuti.
Nel pomeriggio di mercoledì i sindacati hanno incontrato i lavoratori per fare il punto della situazione: dei 15 dipendenti rimasti al Clir (dato che dal momento della messa in liquidazione una trentina di loro ha trovato un altro impiego), ce ne sono alcuni pronti a mettere in mora l’azienda per il mancato pagamento degli stipendi da giugno in poi. Si tratta di quelli più vicini alla pensione, perché, con la messa in mora, potrebbero avviare il procedimento che li porterebbe alle dimissioni per giusta causa che danno diritto alla Naspi, l’indennità di disoccupazione. Terminato il periodo di Naspi, quindi, aspetterebbero le scadenze per la pensione.
Rimane una decina di persone, che, invece, ha bisogno di trovare lavoro. I sindacati, per loro, puntano sull’appalto di Dorno. “L’obiettivo – afferma Gaetano Di Capua della Fit Cisl – è di ricollocare tutti, e in questo senso la clausola sociale per l’appalto di Dorno è imprescindibile”.