Un video per denunciare le modalità con cui stanno avvenendo gli abbattimenti dei maiali negli allevamenti dove si sono riscontrati casi di peste suina. È stato realizzato con un drone, in Lomellina, dall’associazione “Essere animali”. Le immagini sono piuttosto crude e documentano quello che sta accadendo sul territorio. Come prevedono le norme sanitarie, tutti gli animali presenti negli allevamenti in cui è presente un focolaio devono essere abbattuti nel più breve tempo possibile. La procedura è regolamentata in maniera rigida e, secondo quanto sostenuto da “Essere animali” e secondo quanto si può vedere nel filmato, ci sarebbero degli aspetti a cui prestare particolare attenzione.
Alcuni elementi saltano subito all’occhio. Il tetto di una delle strutture appare bucato, e ciò comporta il rischio che dei volatili entrino e vengano contaminati. Nel cortile, inoltre, si nota un cane circolare liberamente, un altro fattore che potrebbe favorire la contaminazione. “Essere animali” contesta poi le modalità di abbattimento. I maiali vengono rinchiusi nei container, e lì soffocati con la CO2. Questa è la modalità prevista ma, secondo gli animalisti che hanno cronometrato la procedura, questa durerebbe 25 minuti: un tempo troppo lungo, che causerebbe sofferenze prolungate. L’associazione ipotizza che i parametri utilizzati per il gas non siano ottimali e che il metodo di abbattimento sia crudele.
Ultima osservazione riguarda l’azione del personale addetto: secondo “Essere animali” i maiali verrebbero maltratti e, a volte, presi per le orecchie. Suini sofferenti con evidenti sintomi da peste, inoltre, verrebbero abbandonati a terra, invece che abbattuti immediatamente sul posto come prevedrebbe la procedura.
“Essere animali”, con la divulgazione di queste immagini, intende richiamare l’attenzione della pubblica opinione sull’azione delle istituzioni pubbliche che, a fronte di fondi spesi per misure che l’associazione ritiene inadeguate, non si sarebbero dimostrate sufficientemente stringenti in materia di biosicurezza, con il risultato di provocare atroci sofferenze ad animali che, prima dell’abbattimento, non vengono nemmeno storditi.