Le immagini delle modalità di abbattimento dei maiali in uno degli allevamenti in Lomellina colpito dalla peste suina, girate dall’associazione “Essere Animali” e rilanciate dal nostro telegiornale, hanno provocato un dibattito in consiglio regionale. Le immagini documentavano situazioni dubbie in termini di biosicurezza: tetti degli allevamenti con dei buchi, da cui potevano entrare dei volatili, procedure di uccisione che lasciavano dubbi in merito a eventuali maltrattamenti e soprattutto la presenza di un cane in aree potenzialmente infette.
A porre l’attenzione sul caso è stata la consigliera del Movimento 5 Stelle, Paola Pollini. In una mozione in cui chiedeva di vietare la caccia nelle aree di restrizione per la peste suina (proposta bocciata dall’aula con voto segreto), l’esponente pentastellata poneva inoltre la questione della biosicurezza negli allevamenti. La proposta del Movimento 5 Stelle è di prevedere la presenza obbligatoria di un pubblico ufficiale durante le operazioni di abbattimento per controllare le procedure: ispettori Ats, Guardie Ecologiche Volontarie, Guardie Zoofile o polizia locale.
Un’idea respinta dall’assessore alla Sovranità Alimentare, Alessandro Beduschi, secondo cui in momenti di emergenza come questo si dovrebbe invece puntare alla semplificazione. Beduschi ricorda che la Regione ha appena investito oltre 2 milioni di euro in biosicurezza e chiesto al governo aiuti per gli allevatori danneggiati dai contagi. L’assessore ha inoltre duramente condannato i comportamenti di alcuni operatori che, non denunciando i casi sospetti o mancando di seguire le corrette procedure per gli abbattimenti, creano situazioni di pericolo: Beduschi ha parlato di “biodeficenza” e “biocriminalità”.