Una passeggiata nel parco con la nipote, una delle più belle esperienze di libertà dopo diverse settimane di quarantena tra India e Italia. Il signor Luigi, vigevanese, si è ritrovato positivo, fortunatamente asintomatico, nel momento in cui in India stava esplodendo la fase peggiore della pandemia.
Il tampone in aeroporto, mentre stava per prendere l’aereo per il ritorno, aveva dato un verdetto inaspettato. Immediato il trasporto, in ambulanza per garantire l’isolamento, verso un Covid-hotel, dove è rimasto fino alla negativizzazione per poi tornare in patria e osservare un secondo periodo di quarantena. Era il primo viaggio per lui, che ha girato il mondo occupandosi di manutenzione di macchinari industriali, dal marzo 2020, quando era tornato dal Messico dopo i primi casi di coronavirus in centroamerica.
Il signor Luigi racconta un’India diversa da quella che si vede solitamente nei telegiornali: è l’india delle aree economicamente più floride, dove si vive una vita non troppo diversa da quella occidentale, nonostante convivano benessere e povertà. Un contrasto che Luigi ritiene possa essere alla base della difficoltà delle politiche di contenimento del virus.