Sono iniziati lunedì mattina due cantieri importanti per le ripercussioni sulla viabilità. Uno è quello al ponte sul Po della Gerola, tra Sannazzaro e Casei, l’altro a Vigevano, in via Cairoli. Entrambi comporteranno per tre mesi la chiusura delle strade ed entrambi, nel loro primo giorno, hanno provocato disagi a causa di una cartellonistica non proprio puntuale. Partiamo dalla Gerola: la chiusura si è resa necessaria per terminare i lavori iniziati in autunno e poi sospesi per le lungaggini derivanti dai ritardi nelle consegne delle materie prime.
C’è da rimuovere il vecchio porfido, ancora presente in quattro arcate, e sostituirlo con l’asfalto di ultima generazione, elastico e leggero, in modo da dare sollievo all’antica struttura in ferro. Sono previsti tre mesi di lavori, quindi il ponte potrà riaprire solo a settembre inoltrato. Lunedì mattina il viadotto era già chiuso, ma su alcune delle principali vie d’accesso, sia lato Oltrepò che lato Lomellina, il cantiere non era segnalato e così tanti automobilisti sono arrivati fin qui scoprendo soltanto all’ultimo che il ponte non era attraversabile.
Lavori iniziati anche a Vigevano, in via Cairoli. Qui, invece, il porfido tornerà, dopo il tappetino provvisorio di asfalto dell’ultimo anno, che ha fatto seguito al rinnovo delle condutture nel sottosuolo. La chiusura della strada è stata preventivata fino all’11 settembre. Anche in questo caso cartellonistica carente, dato che manca un’indicazione chiara lungo il viale della Stazione e molte auto si ritrovano costrette a fare inversione di marcia quando ormai è troppo tardi. Nella prima fase è chiuso il tratto da piazza IV Novembre all’incrocio con corso Pavia compreso.
Non è quindi possibile imboccare via Rocca Vecchia, mentre rimane libera l’uscita di via Persani, anche se si può girare solo verso il centro. Quando riaprirà l’incrocio con corso Pavia e via Rocca Vecchia, chiuderà invece quello su piazza IV Novembre: dal viale della Stazione, quindi, si potrà solo girare nel parcheggio senza arrivare alla fontana. Sarà sempre consentita, salvo casi temporanei, la circolazione sui marciapiedi. Nelle prime ore di chiusura, però, è già stato il caos perché le strette lastre di granito in teoria riservate ai pedoni sono state invase da biciclette e monopattini i cui guidatori, incuranti del codice della strada, spadroneggiavano creando non pochi problemi alle persone a piedi.