Dopo la visita di Papa Ratzinger, nel 2007, Vigevano ha vissuto un altro momento storico con l’arrivo in città, nel fine settimana, del Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin. Giunto da Roma per benedire il nuovo altare della Cattedrale, il cardinale ha incontrato le istituzioni locali al teatro Cagnoni. Un discorso con prese di posizioni nette sul rapporto tra Stato e Chiesa. Al primo posto è collocata la tutela della libertà dell’individuo.
I confini della libertà devono essere fissati dal diritto. E il diritto si deve ispirare a valori comuni. Parolin ha condannato la deriva delle democrazie moderne, accusate di pensare a salvare i formalismi per arrivare, in realtà, a favorire il profitto. “Ciò che sta accadendo all’ambiente – ha affermato – è la dimostrazione che l’applicazione del capitalismo porta alla distruzione dell’umanità”.
Per descrivere il rapporto ideale tra Stato e Chiesa, il cardinale Parolin ha utilizzato la metafora architettonica della piazza Ducale: un abbraccio tra istituzioni, così come la facciata del Duomo abbraccia il porticato.
Il Segretario di Stato Vaticano si è fermato lungamente a parlare con i sindaci della Lomellina, per conoscere le situazioni sociali dei paesi più piccoli. C’è stato spazio anche per un colloquio con i ragazzi della radio del liceo Cairoli, con i quali ha parlato del rapporto tra giovani e Chiesa.