La generosità di paese, di questi tempi, è anche lasciare pagato un tampone rapido per chi verrà dopo. Robbio è stata la seconda tappa del tour di drive in #scoviamoilcovid attuata in diversi comuni lomellini in collaborazione con un’azienda privata di test rapidi. L’esame costa 25 euro, più altri 60 se si risulta positivi e occorre fare anche il tampone molecolare. Per chi non può permetterselo, c’è il sindaco che ne paga qualcuno investendo i soldi della sua indennità, oppure si origina un circolo virtuoso con donazioni fra concittadini.
Sono molte le persone che chiedono di fare il tampone privatamente perché ritengono troppo lunghi i tempi di attesa della sanità pubblica. Ats, in un comunicato, ha scritto che a Robbio non sono state evidenziate criticità nel sistema di prenotazione dei tamponi pubblici, e che in media si ottiene appuntamento entro 3 giorni dalla domanda. Ats cita poi un passaggio di un recente discorso del presidente Mattarella in cui si invita alla leale collaborazione tra le istituzioni. Il sindaco di Robbio, però, non si sente un ribelle, si dice disponibile a collaborare ma al contempo richiama i disagi segnalati dai suoi cittadini.
Francese, intanto, continua a investire con soldi propri per approvvigionarsi di test, che utilizza a seconda delle situazioni. I tamponi fai-da-te appena presentati da Zaia in Veneto, ad esempio, a Robbio si utilizzano già da due settimane. Da qualche giorno, inoltre, sono disponibili i sierologici pungidito per tutti gli studenti e gli insegnanti che terminano un periodo di quarantena fiduciaria.