L’autorizzazione rilasciata ormai in maniera definitiva dalla Regione per l’impianto di essiccamento fanghi all’interno del termovalorizzatore di Parona non ferma la battaglia degli ambientalisti. A intervenire è Massimo Gallina, rappresentante di Sostenibilità Equità Solidarietà e presidente della consulta ambiente di Vigevano, che punta il dito contro il traffico di camion che verrà a portare i fanghi da essiccare al termovalorizzatore. Tra i 100 e i 150 mezzi ogni giorno, secondo i calcoli degli ambientalisti, che rimproverano alla Provincia di non aver nemmeno chiesto a Lomellina Energia una compensazione economica per riparare le strade. I problemi maggiori, però, sono quelli derivanti dall’inquinamento.
Riguardo ai 100-150 camion al giorno destinati a rifornire l’impianto di fanghi, la Regione si è semplicemente limitata a consigliare di utilizzare gli Euro 5, senza nessun obbligo. Altra questione delicata riguardo ai camion è che questi, una volta scaricati i fanghi da essiccare, dovranno essere lavati. Dall’associazione ambientalista si chiedono garanzie sulla depurazione delle acque utilizzate per il lavaggio.
Rimane infine in piedi la questione della procedura autorizzativa: diverse associazioni ambientaliste continuano a contestarla. In particolare, si chiede chiarezza su un modulo, quello dello screening, dove non risulterebbe indicato il nome del responsabile della valutazione effettuata.