Da qualche tempo ci si sta chiedendo come la corsa dei prezzi potrà influire sulle opere del Pnrr. Ebbene, qualche comune si sta già accorgendo delle conseguenze pratiche. In primavera, Dorno aveva partecipato a un bando Pnrr per la rigenerazione urbana con un progetto in un quartiere in espansione. Si trattava di sistemare la strada principale di accesso di una nuova zona residenziale, via Rognoni. Il comune ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto da mezzo milione di euro, importantissimo se si considera che si tratta di un paese di 4.000 abitanti. A distanza di appena qualche mese, però, il costo dell’opera è già lievitato a 650.000 euro. La differenza, 150.000 euro, la dovrà mettere il comune, altrimenti perderà l’intero finanziamento.
È bastato il tempo tecnico tra la preparazione del progetto e la conferma dell’arrivo dei fondi per vedere lievitare i costi. L’intervento prevede la tombinatura della roggia Batterra, che scorre accanto alla strada. I cassoni in ferro e calcestruzzo necessari all’intervento sono tra i materiali che hanno subito maggiori rincari, ed ecco quindi che il peso dell’inflazione si è fatto particolarmente sentire. Il comune di Dorno ha deciso di fare un sacrificio e procedere comunque al cantiere, dato che la riqualificazione di via Rognoni era inserita nel programma elettorale e sarebbe stata fatta anche senza i fondi Pnrr. Questo caso, però, fa scattare un campanello d’allarme per tutti i comuni che hanno avuto finanziamenti importanti e che rischiano di dover coprire con le proprie casse i rincari registrati negli ultimi mesi.
A Dorno, nel frattempo, si è inaugurata l’area fitness del parco Biscaldi. Un’opera da 30.000 euro, finanziata al 75% da Regione Lombardia. In questo caso non ci sono state brutte sorprese e si è riusciti a portare a termine l’opera senza dover stanziare ulteriori fondi.