Il mondo della cultura vigevanese è in apprensione per le condizioni della volta del teatro Cagnoni. Non c’è nessun problema di staticità, è bene dirlo, ma il danno che si è recentemente scoperto può provocare la caduta di calcinacci sulla platea e sul loggione. Tradotto in pratica, finché non verrà risolto, il teatro non potrà riaprire al pubblico. Quanto ci vorrà? Il problema è proprio questo: non si sa.
L’assessore alla cultura e ai lavori pubblici Andrea Sala, in consiglio comunale, è stato molto chiaro: “Abbiamo previsto come orizzonte temporale il mese di marzo 2021 – ha detto – ma la realtà è che non è possibile fare previsioni”. La nuova stagione, quindi, non si potrà programmare, e con tutta probabilità salterà per la gran parte. La consigliera del Pd Arianna Spissu ha stigmatizzato il fatto che, con il teatro rimasto chiuso per mesi, si sia arrivati soltanto adesso ad affrontare la situazione. Sala ha risposto che il danno è stato scoperto da poco, e che potrebbe essere stato proprio il periodo di chiusura ad aggravarlo.
Si è infatti estesa e ramificata una crepa nella copertura in gesso che riveste la volta in legno. Un’ipotesi su cui i tecnici stanno lavorando è che sia stato il mancato utilizzo del teatro nei mesi invernali, con conseguente forte riduzione del riscaldamento, a provocare uno scompenso che ha fatto seccare il gesso. Tutto da verificare. Per il momento ci sono 340.000 euro messi a bilancio, che verranno recuperati con un finanziamento ministeriale. I tempi burocratici sono lunghi, e in giunta non si nasconde la preoccupazione.