Alla fine, anche la Guardia di Finanza ha messo gli occhi sul Clir. I militari delle Fiamme Gialle si sono presentati alla sede di Parona alla fine della scorsa settimana. La notizia, riportata dal settimanale “La Lomellina”, è stata confermata da nostre fonti. C’è assoluto riserbo su quale sia l’oggetto dell’indagine su cui starebbe lavorando la procura, certo è che la documentazione acquisita dai militari, secondo quanto riportato da alcune testimonianze, sarebbe considerevole.
Numerosi faldoni, ma anche i contenuti dei personal computer presenti negli uffici, sarebbero stati visionati dal personale delle Fiamme Gialle. Le attenzioni si sarebbero rivolte verso i conti societari, e, secondo indiscrezioni, soprattutto alla voce “uscite”.
Il Clir non è più operativo dal giugno scorso, quando l’assemblea dei comuni soci ha votato per la messa in liquidazione sotto la spinta di una situazione finanziaria divenuta insostenibile. Una barca, quella del Clir, che forse sarebbe potuta rimanere a galla se soltanto i sindaci avessero voluto adeguare le tariffe a un servizio che, complice anche l’andamento nazionale e mondiale del mercato dei rifiuti, si era fatto negli ultimi anni sempre più costoso. Le tariffe di Clir erano sotto la media del nord Italia, e sarebbero rimaste sotto questa soglia anche con gli aumenti proposti dai revisori dei conti. La politica, però, ha deciso di “non mettere le mani nelle tasche dei cittadini”, con il risultato che alla fine l’azienda è andata a gambe all’aria e ci si è dovuti rivolgere ai privati.
Una cinquantina di dipendenti si è ritrovata a spasso, dovendo accettare lavori lontani da casa e con offerte al ribasso presso aziende che non sempre applicano i contratti nazionali dell’igiene urbana e dove i dipendenti non seguono corsi di formazione per poter crescere professionalmente come accadeva al Clir. “Per i lavoratori – ha dichiarato il consigliere del Pd di Mortara, Marco Barbieri – servono soluzioni concrete, e auspico che il centrodestra le trovi invece di limitarsi alle parole”. Dall’altra parte, nei comuni dove il servizio è passato ai privati, cominciano ad arrivare cattive sorprese.
Nelle scorse ore a Mede l’opposizione ha denunciato che il comune ha stanziato 75.000 euro per l’acquisto dei contenitori per la differenziata porta a porta. “Ma non si era detto che sarebbero stati gratuiti?”, si chiedono dal gruppo “In comune x cambiare”. La consigliera Antonella Bertarello, poi, ne approfitta per affondare sul tema del blitz della Finanza nella sede del Clir: “Ce lo aspettavamo – ha dichiarato –. Era ovvio che prima o poi le istituzioni preposte avrebbero indagato. Questo accade perché la situazione del Clir è sempre stata denunciata dall’esterno, mentre chi stava all’interno, e avrebbe dovuto vigilare, non ha mai spiegato come stavano realmente le cose”.