I lavori di adeguamento previsti nel 2021 sono slittati e il progetto di ampliamento è scomparso dai radar. Permane lo stallo riguardo al canile di Vigevano, secondo il resoconto tracciato dalle consigliere di minoranza Silvia Baldina del Movimento 5 Stelle e Arianna Spissu del Partito Democratico a seguito dell’incontro con la responsabile dei servizi tecnici del comune. Nel canile, sostengono le rappresentanti delle opposizioni, sussistono “problematiche strutturali tra cui l’inadeguatezza delle cucce e la mancanza di sistemi di sicurezza per cani e personale”.
Questioni antiche, per le quali era stata prospettata una soluzione nel dicembre del 2019, quando, in sede di presentazione del bilancio dell’azienda speciale Multiservizi che ha in gestione la struttura, era stato mostrato al consiglio comunale un progetto di ampliamento. L’area sarebbe raddoppiata, con nuovi spazi e soprattutto cucce di ultima generazione a sostituire quelle più vecchie, ormai inadeguate. Il progetto è rimasto nel cassetto, anche per l’elevato costo. “Speriamo – dicono Baldina e Spissu – che si trovi una fonte di finanziamento certa e che non si tratti di una promessa vana da parte della politica”.
La questione più urgente, adesso, è però quella dei lavori di adeguamento. “L’intervento da 90.000 euro previsto nel 2021 è slittato al 2022 – spiegano le consigliere – e noi auspichiamo che avvenga nei primi mesi dell’anno, perché si tratta di dare dignità ai nostri animali. Sono ormai svariati anni che cani, personale e città attendono non solo la realizzazione della nuova struttura approvata all’unanimità da tutto il consiglio comunale – concludono – ma anche una semplice manutenzione dell’esistente”.