Le scuse, o 20.000 euro di risarcimento. Altrimenti si andrà alla denuncia. Approda alle carte bollate la vicenda delle divise della polizia locale di Vigevano. Un’agente ha fatto mandare, attraverso l’avvocato Roberto Grittini, una lettera al comune in merito alle dichiarazioni rese dall’assessore Nicola Scardillo in consiglio comunale in risposta all’interrogazione del consigliere Furio Suvilla, il quale chiedeva conto delle criticità in merito alla fornitura di divise per il corpo di polizia locale, tali per cui c’erano stati casi di agenti costretti a fare servizio in borghese per mancanza di vestiario.
Scardillo aveva ribattuto stigmatizzando il caso di una persona che non aveva ritirato la divisa perché “non rispondeva a determinati canoni di stile”, definendo l’episodio “increscioso” con “compromissione dell’immagine del comando”. L’agente, nella lettera scritta dal suo legale, fornisce un’altra versione: la divisa, a suo dire, era semplicemente troppo grande per la sua taglia e impossibile da indossare senza cadere nel ridicolo. Le affermazioni dell’assessore Scardillo sono state giudicate dall’agente lesive della sua reputazione e della sua dignità professionale, oltre che volte a screditarne l’immagine.
Da qui la richiesta di 20.000 euro di risarcimento. O in alternativa, fa intendere l’avvocato, delle scuse sia in sede privata che pubblica. “Abbiamo ancora qualche giorno importante davanti a noi – ha commentato l’avvocato Grittini – dopodiché ci riserveremo di procedere, eventualmente, anche con una denuncia per diffamazione”.
Sull’episodio interviene anche il sindacato Uil, che, dopo l’augurio che l’arrivo del nuovo comandante dopo tre anni di incarico vacante possa risolvere questo e altri problemi, rincara la dose nei confronti dell’assessore: “Si è mosso come un elefante in cristalleria”, è il commento di Maurizio Poggi, membro di segreteria provinciale della Uil Fpl.