Un taglio in busta paga di alcune centinaia di euro per circa 200 lavoratori. E’ polemica nel settore della vigilanza privata a causa di un contestato appalto a livello nazionale. A sollevare nei giorni scorsi la problematica è stato Marco Baratto, amministratore delegato di Omnia Secura Servizi, azienda leader nel settore con sede legale a Milano e operativa in provincia di Pavia, per la precisione a San Genesio.
Nei mesi scorsi Omina Secura Servizi ha perso un appalto nazionale con Carrefour, ha spiegato Baratto. Appalto che è stato vinto con il massimo ribasso da un’altra società. Ciò significa, in termini pratici, che circa 200 vigilantes, 20 dei quali pavesi, sono passati da Omnia all’azienda vincitrice continuando il lavoro per Carrefour. Il problema, ha spiegato l’amministratore delegato, è che nel passaggio hanno subito un taglio in busta paga di alcune centinaia di euro al mese.
Un problema di non poco conto se si pensa che lo stipendio mensile di un vigilantes si aggira sui 1.200 euro. Già nelle scorse settimane gli operatori del settore avevano protestato pubblicamente con una manifestazione organizzata a Milano con l’aiuto del Sindacato autonomo di base. Il 27 maggio i vigilantes si erano dati appuntamento sotto la sede di Regione Lombardia e una nuova protesta è in programma nei prossimi giorni, anche se non si conosce esattamente la data, davanti al Carrefour di via Caldera, sempre a Milano.
Una vicenda che ha lasciato l’amaro in bocca all’amministratore delegato Marco Baratto che, contattato telefonicamente, si è detto arrabbiato per l’accaduto visto che Omnia Secura ha sempre messo davanti a tutto il bene dei suoi dipendenti.