Con la scadenza del termine per il deposito delle osservazioni alla variante del Pgt, scattata il 24 aprile, la giunta di Pavia si prepara ad affrontare un periodo decisamente “caldo” sotto il profilo urbanistico. Dopo l’approvazione della variante da parte dell’amministrazione la discussione si sposterà in consiglio comunale per l’adozione, ovvero il passaggio definitivo. In questi mesi, però, i comitati dei cittadini hanno raccolto centinaia di osservazioni, che dovranno ora venire esaminate dagli uffici comunali.
La proposta di modifica del piano di governo del territorio non è piaciuta, per usare un eufemismo, soprattutto a chi contesta un’eccessiva cementificazione, con nuovi insediamenti che potrebbero sorgere in diverse zone del capoluogo, in alcuni casi al posto di boschetti o aree verdi. I comitati in molti casi si sono opposti, chiedendo un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che riguardano la città.
Negli ultimi giorni, intanto, l’amministrazione comunale si è mossa per cancellare alcuni progetti che avevano suscitato proteste. L’assessore all’Urbanistica Massimiliano Koch ha firmato due direttive che correggono alcuni errori materiali contenuti nella variante: tra le indicazioni, c’è anche lo stralcio della nuova area nomadi a Pavia Est, tra via Saragat e via Aschieri, e il progetto del maneggio che si sarebbe dovuto realizzare alla Sora, in zona Pavia Ovest.
Il “Parco a cavallo”, come era stato ribattezzato il piano, era stato fortemente criticato dai residenti del quartiere e anche diversi consiglieri di maggioranza si erano detti contrari. L’area del nuovo campo nomadi era stata invece individuata nell’ottica di uno spostamento del campo sinti di piazzale Europa. Qui il comune ha intenzione di cedere le aree dismesse dell’ex gasometro e dell’ex piscina, a condizione che chi acquisti i terreni si faccia carico anche di realizzare un nuovo campo per le famiglie che abitano nella zona.