Il mese di giugno appena trascorso è stato il secondo più caldo mai registrato in Europa, con una temperatura superiore alla media di 1,6 gradi. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul bollettino climatico del programma europeo Copernicus. L’aumento delle temperature va ovviamente a pesare sulle coltivazioni, con una siccità che in Italia ha già causato danni per oltre tre miliardi di euro nelle campagne – ricorda Coldiretti. L’associazione degli agricoltori torna a sottolineare che nel corso dell’anno si prevedono cali delle rese agricole nell’ordine del 30% per il mais e per il grano, con il rischio di condizionare la produzione anche in futuro.
“Con quasi un cittadino europeo su cinque che è oggi colpito mediamente ogni anno dal problema siccità – commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – chiediamo all’Unione Europea di sostenere misure strutturali per affrontare l’emergenza idrica e assicurare la disponibilità di acqua in un momento in cui, a causa degli effetti della guerra in Ucraina, abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero”.
Sul tema siccità, nelle scorse ore, è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni. “Secondo i dati del Consorzio dell’Adda – spiega Piloni – gli invasi alpini continuano ad incrementare i volumi stoccati. Nell’ultima settimana c’è stato un incremento di 8,9 milioni di metri cubi che porta ad un totale invasato di 191,7 milioni: al primo maggio erano 73,5 milioni di metri cubi. Questo significa che può essere rilasciata ancora dell’acqua da utilizzare per l’irrigazione dei campi. La giunta regionale deve sollecitare i concessionari degli invasi in tal senso”.
“Inoltre – prosegue il consigliere democratico – non è stata ancora rilasciata la deroga al DMV, il Deflusso minimo vitale. Le richieste previste dall’ordinanza regionale del 16 giugno scorso, che prevedevano l’autorizzazione dopo 10 giorni – una tempistica comunque troppo lunga, sono state formalizzate a Regione Lombardia, ma le consultazioni tra i vari enti coinvolti si terranno soltanto all’inizio della prossima settimana, con l’inevitabile e ulteriore dilazione dei tempi. Ma di tempo che non c’è più. È questa la tempestività di cui ha parlato Fontana? Bisogna fare presto e subito. Ogni giorno che passa è sempre peggio”, conclude Piloni.