Si è aperta con al benedizione di don Emilio Carrera, parroco di San Teodoro, la mattinata dedicata al Ticino e ai suoi problemi. Dopo una decina di anni di sospensione, riprende la tradizione della santa messa celebrata sulle rive del fiume.
Un momento di riflessione che rientra nel più ampio programma della seconda discesa fluviale con tutte le associazioni remiere della città. E se fino a qualche settimana fa le preoccupazioni riguardavano la siccità, le piogge insistenti degli ultimi giorni hanno ribaltato i timori.
Siccità o esondazioni, sullo sfondo della drammatica situazione dell’Emilia Romagna, fanno capire che il problema è strutturale: mancano cioè politiche adeguate. Dopo la santa messa le imbarcazioni si sono dirette, proprio come un anno fa, al monumento della Lavandaia. Una lunga processione per chiedere, anche a livello locale, interventi concreti.
Richieste sintetizzate in un documento, letto ai piedi della Lavandaia da Pier Vittorio Chierico, che verrà consegnato al sindaco Fracassi.