Una super pista ciclabile che parta dal Ticino, dalla zona dell’Arsenale, e arrivi fino agli istituti universitari del Cravino. Non si tratta ancora di un progetto concreto ma di una ipotesi nel cassetto dell’Università di Pavia. A rivelare questa idea suggestiva è stato il professore Gian Michele Calvi lunedì sera in consiglio comunale, nel corso della presentazione del piano di sviluppo dell’area ex Neca.
Tutto ruota intorno al Navigliaccio, centrale peraltro anche nel progetto di recupero di questa ampia area dismessa. Nell’ipotesi dell’università di Pavia, ha spiegato il professor Calvi, la super pista ciclabile si snoderebbe proprio lungo il corso d’acqua: un percorso attrezzato e pensato solo ed esclusivamente per il passaggio delle biciclette.
Sarebbe un collegamento in grado di garantire un ampio percorso urbano per gli amanti della mobilità sostenibile. Il tracciato partirebbe dall’Arsenale, per toccare diverse zone della città, passando accanto al Policlinico San Matteo, per arrivare fino al complesso degli istituti universitari del Cravino.
L’idea, al momento, è ancora in un cassetto ma è evidente che con la partenza della riqualificazione dell’area Neca si potrebbe aggiungere un primo e importante tassello. Tra le quattro zone in cui è stata suddivisa l’ipotesi di rigenerazione dell’area figura proprio quella del Navigliaccio: secondo quanto riferito in consiglio comunale, l’idea sarebbe quella di rivitalizzare la sponda, nel tratto interno alla Neca, con un parco naturale. Un primo passo per il più ampio e ambizioso progetto della super pista ciclabile.