Il piano ambientale, da un lato, e quello relativo alla trasformazione dell’area, dall’altro. Sono questi i due punti fermi attorno a cui ruota il recupero dell’area ex Necchi. A riferirlo al consiglio comunale di Pavia, nella serata di giovedì, sono stati la proprietà ed il team tecnico che si stanno occupando della rigenerazione dell’area dismessa.
Un intervento al Mezzabarba richiesto sia da maggioranza che opposizione, a seguito dell’allarme generato dalla presenza di inquinanti nella falda. La stessa proprietà ha sottolineato di aver chiesto spontaneamente di integrare le analisi relative all’acqua, dalle quali era stata rilevata la presenza di sostanze inquinanti.
Si tratta di porzioni di terreno molto limitate rispetto alla grandezza dell’area, che è di ben 11 ettari. Le indagini aggiuntive, in parte già effettuate e in parte da realizzarsi, serviranno ad individuare le fonti di inquinamento e a procedere con la risoluzione più efficace. Allo stesso tempo si sta proseguendo con gli incontri istituzionali, le soluzioni progettuali e l’individuazione di funzioni su misura per la città. Dopo gli esiti delle indagini, il piano prevede la rimozione delle coperture di amianto e la demolizione degli edifici, fase che avverrà nel 2022.