Fare rete per tutelare i diritti dei proprietari di immobili, ma anche per aiutare persone e famiglie in condizioni di fragilità. E’ questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato da Comune di Pavia, Tribunale, Aler e gli Ordini degli avvocati e degli assistenti sociali. Il protocollo prevede una serie di azioni condivise per gestire meglio gli sfratti, considerato che nel capoluogo -nei mesi scorsi- si è assistito ad episodi che hanno fatto molto discutere l’opinione pubblica. Sarà creato un tavolo di lavoro con i vari enti per monitorare la situazione in maniera periodica e verranno studiate modalità di azione, in caso di sfratti o sgomberi, che assicurino il rispetto delle tempistiche assegnate con il minor disagio per i soggetti fragili.
L’emergenza abitativa a Pavia, si legge nel testo del protocollo, si è fatta più critica dopo il periodo Covid, anche a causa del progressivo impoverimento delle fasce più deboli della popolazione. Tra gli obiettivi che sono stati concordati, quindi, c’è la volontà di creare un percorso condiviso con tutti gli enti interessati prima che si arrivi allo sfratto, in modo da permettere anche una presa in carico delle persone fragili e per limitare il più possibile l’impatto – anche psicologico – che può derivare dall’essere obbligati a lasciare un’abitazione senza sapere dove andare.