E’ fondamentale trovare un equilibrio tra la tutela dell’ambiente e la salvaguardia dell’economia industriale dei territori. Sono parole dell’europarlamentare pavese Angelo Ciocca, contrario alla nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria, che ridefinisce i limiti delle concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici avvicinandoli a quelli stabiliti dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il punto, commenta Ciocca, è che diverse attività produttive del nord rischiano di chiudere, mentre i Paesi emergenti – oggi veri leader dell’inquinamento mondiale – continuano la loro scalata come prime economie globali.
La Lombardia, conclude Ciocca, ha già adottato una serie di normative sulla qualità dell’aria, con impatti significativi per moltissimi lavoratori. Serve che la transizione venga accompagnata da misure di buonsenso, magari con la messa a terra di risorse europee ad hoc che vengano scorporate dal calcolo sul deficit.
Direttiva inquinamento, Ciocca: ”Bisogna tutelare le imprese lombarde”
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