Ancora polemiche per l’eccessiva illuminazione della pista ciclabile che da Pavia conduce alla Chiavica, frazione di Travacò Siccomario. Del caso ci eravamo già occupati lo scorso 23 novembre su segnalazione di alcuni cittadini che utilizzano il collegamento per raggiungere in sicurezza il capoluogo o semplicemente per fare sport o una passeggiata.
A distanza di circa quattro mesi un altro cittadino ha criticato la progettazione dell’impianto di illuminazione, giudicato eccessivo, attraverso questo video.
L’impianto, come spiegato in precedenti servizi, funziona a led e quindi comporta consumi piuttosto ridotti. Diverso è il discorso relativo ai costi della pista ciclabile: il progetto ha comportato un esborso di 260mila euro in totale per il Comune di Pavia con un cofinanziamento del 50% da parte di Regione Lombardia.
Il tracciato di 500 metri circa era rimasto per un primo periodo completamente al buio a causa di alcuni paletti fissati da Aipo per preservare la fauna dall’inquinamento luminoso in una zona boschiva. La soluzione di compromesso, piccoli paletti situati a circa tre metri di distanza, ha suscitato però le polemiche di diversi cittadini.
Così come, di recente, perplessità erano state esternate dall’associazione Il Sellino Spiritato sul tratto che collega, a poca distanza, via Ca’ Bella al Ponte Coperto. Un investimento da 200mila euro bocciato totalmente dai ciclisti a causa della conformazione della pista.