L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi, ancora una volta, dall’Assemblea per il Diritto alla Casa: con la ripresa degli sfratti, dal primo luglio tantissime famiglie rischieranno di trovarsi fuori casa e senza un alloggio popolare. Una situazione potenzialmente esplosiva, insomma. Nel frattempo Aler Pavia e Lodi è pronta a correre ai ripari.
Entro le prossime settimane sarà pubblicato infatti l’avviso per la vendita di 76 alloggi per provare a ridurre i costi: quelli scelti per la dismissione si trovano in condomini in cui Aler ha una minoranza dei millesimi ma deve comunque garantire le spese della parti comuni. Con questo risparmio l’idea dell’azienda è di investire in appartamenti che si trovano all’interno di stabili interamente di proprietà di Aler.
La coperta è inevitabilmente corta e si sta cercando di mettere in campo tutte le soluzioni possibili per fronteggiare l’emergenza abitativa del capoluogo. Dalla vendita dei 76 alloggi di Pavia e dei 61 di Lodi si conta di ottenere una cifra vicina ai 7 milioni di euro complessivi. Risorse preziose che saranno quindi investite per andare a ristrutturare oltre 500 appartamenti, tra le due province, che non possono essere allo stato attuale assegnati a causa di alcune carenze nella manutenzione.
Sarà inoltre pubblicato un bando per i dieci alloggi sfitti, perché da tempo inagibili, di via Cardano e via Porta. Saranno assegnati per un periodo di quindici anni con possibilità di rinnovo di altri dieci.