Dal carcere per chi non manda figli alla possibilità dell’arresto in flagranza per spaccio “di minore entità”, il governo annuncia il giro di vite sulla criminalità giovanile. Il cosiddetto “decreto Caivano”, approvato nelle scorse ore dal Consiglio dei Ministri, prevede una serie di misure che riguardano soprattutto i giovanissimi. Sarà infatti più facile per i minori finire in carcere ed è previsto una specie di Daspo urbano anche per chi ha già compiuto 14 anni e commette reati di violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale.
Il governo ha poi modificato la disciplina per il cosiddetto “avviso orale”, ora applicabile anche ai minorenni a partire dai 14 anni. Il questore potrà proporre all’Autorità giudiziaria di vietare ai ragazzi di possedere o utilizzare telefoni cellulari o altri dispositivi utilizzati per realizzare o diffondere video relativi a quelle condotte che hanno appunto determinato l’avviso orale.
Baby gang, carcere più facile per i minorenni: ”Ma bisogna investire anche nella prevenzione”
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