Ostruzionismo e opposizione, con circa 600 tra ordini del giorno ed emendamenti depositati.
Sono state le armi con cui le minoranze in consiglio regionale hanno combattuto durante la seduta di martedì 15 novembre. In aula le modifiche alla legge elettorale regionale, con le quali si affida al presidente della Regione in carica, ovvero Attilio Fontana, e non più al Prefetto, la possibilità di decidere la data delle elezioni.
Una modifica che non piace al centro sinistra che vede nella tempistica con la quale si sta portando avanti il provvedimento, uno strumento per mettere in difficoltà le opposizioni che ancora non hanno un candidato prescelto né ancora certezze su eventuali coalizioni.
Tra i consiglieri che hanno cercato il più possibile di fare ostruzionismo c’è Michele Usuelli, di +Europa che per far protrarre i lavori dell’aula il più a lungo possibile, ha presentato 330 emendamenti.
Anche il movimento cinque stelle si è opposto al teso con 119 emendamenti, con iquali hanno provato ad introdurre, ulteriori modifiche come la terza preferenza, la riduzione del premio di maggioranza, l’introduzione del test antidroga per gli eletti e il limite del doppio mandato per gli eletti in Consiglio regionale ed il Presidente.
I consiglieri di minoranza, inoltre, che continueranno con i lavori in aula fino a mezzanotte di venerdì 15 novembre, hanno deciso di utilizzare tutto il tempo a loro disposizione per gli interventi e quindi il voto finale con ogni probabilità slitterà alla seduta già convocata per lunedì 21 novembre.