È spesso raccontata come una delle aree più problematiche della città: degrado, sporcizia, spaccio, microcriminalità, schiamazzi, furti e il business delle occupazioni abusive. Via Segneri unisce via Lorenteggio a via Giambellino di Milano e per molti oggi è quasi una terra di nessuno.
Ma la situazione, si spera, sta per cambiare. Sono infatti pronoti a partire i lavori di riqualificazione delle vie racchiuse in questo quadrilatero di case popolari. Un progetto che nasce dalla collaborazione tra Comune, Regione e Aler, unite per rigenerare il quartiere sia dal punto di vista urbanistico, che da quello sociale.
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Oggi Via Segneri è un vicolo cieco a causa dei lavori per la stazione della futura M4, ma una volta terminata si dovrebbe aprire in un nuovo sistema verde, con l’ampliamento delle aree pedonali e la valorizzazione dello spazio pubblico.
Il tutto in sinergia con alcuni interventi di rigenerazione del patrimonio di edilizia pubblica e la realizzazione di nuovi spazi per la cultura e l’aggregazione sociale. Il primo passo sarà l’installazione di vasche verdi e nuovi alberi in via Recoaro, seguita il prossimo autunno dal rifacimento dei marciapiedi, con tanto nuovo verde, in via dei Sanniti. Con l’inverno, infine, si procederà a ridisegnare degli spazi di via Segneri.
Qui sarà realizzato un nuovo parco lineare, con nuovi alberi e panchine, e verrà garantito più spazio alla mobilità ciclopedonale.
Le altre vie limitrofe, Via Odazio, Via Apuli e via Manzano, sarnno riqualificate tra la seconda metà del 2022 e l’inizio del 2024.
Nel frattempo, si procede con i lavori di riqualificazione dei caseggiati di edilizia popolare, a partire dall’area di via Manzano, dove sono già stati assegnati i primi lavori. Tra le opere previste, la bonifica dei terreni e dell’amianto e la demolizione di 4 edifici e la ricostruzione di 2 di essi, che potranno ospitare in totale 50 famiglie. Gli altri due palazzi arriveranno dopo, con la conclusione dei lavori programmata per la fine del 2022.
Un cantiere che i residenti attendono da molti anni, dal momento che l’accordo di programma tra Comune e Regione risale al 2015. Ma che finalmente sembra essere arrivato a un punto di svolta.