Aria irrespirabile e cappa continua. Il 2022 di Milano inizia all’insegna dello smog. Le centraline di Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, continuano imperterrite le loro rilevazioni, restituendo dati che vanno oltre la soglia del preoccupante.
Sono 19, su 27 i giorni in cui la città ha sforato il tetto di polveri sottili consentito dalle norme europee, pari a 50 microgrammi per metro cubo. Questo significa che la città si è già giocata ben più del 50% dei giorni cosiddetti bonus. Le norme europee, infatti, tollerano lo sforamento del muro dei 50 microgrammi di Pm10 solo per 35 giorni all’anno.
A Milano, invece si sono toccati picchi da 80 microgrammi il 19 e il 24 gennaio, quando le centraline hanno rilevato una media di circa 80 microgrammi. Una striscia di dati negativi che non sembra volersi interrompere. È dal 9 gennaio, infatti, che non si è mai scesi sotto il tetto dei 50 microgrammi.
Per questo restano in vigore le misure antismog temporanee per il traffico, con limitazioni per i veicoli fino a euro 4 diesel, per il riscaldamento domestico, con la riduzione di 1 grado nelle abitazioni, e per l’agricoltura, con il divieto di spandimento liquami zootecnici. Limitazioni che sono attive in tutti i comuni sopra ai 30mila abitanti.