Fontane chiuse, poi di nuovo aperte, seppur in parte. E poi uso dell’acqua al minimo per i cittadini. È l’ordinanza firmata dal sindaco Beppe Sala per fronteggiare l’emergenza siccità.
Il dietrofront del primo cittadino sulla chiusura delle fontane, facendo riaprire quelle principali della città, non è l’unico punto su cui i Verdi di palazzo Marino fanno breccia.
Il sindaco infatti, aveva disposto il divieto di innaffiare i giardini, irrigare campi e alberi. Cosa su cui Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi, non si trova d’accordo: “Abbiamo acqua sotto Milano anche se non piovesse mai, per altri 30 anni, come dice il direttore dell’acquedotto. L’acqua che usiamo per irrigare nulla c’entra col Parco Sud, li arriva l’acqua costante dai depuratori. – spiega Monguzzi – La falda sotto di noi è strabordante, servono pozzi di emungimento ad esempio per non allegare la M2. Stiamo facendo fare al verde un sacrificio che non ha alcuna utilità. I tecnici che ho sentito la pensano così, ‘stiamo ammazzando il verde di Milano a vanvera’. Comune fermati! l’ordinanza della Regione è per i comuni in crisi idrica, non certo per Milano. Gli ambientalisti sono allarmati e per chi chiedesse se mi sono attivato in comune rispondo che già, ovviamente, l’ho fatto ma senza risultato, ci vuole la mobilitazione dell’opinione pubblica”.