Il favorito resterebbe il governatore uscente Attilio Fontana, che porterebbe a casa la presdenza della Regione con il 45 per cento dei voti. I condizionali però non sono di bellezza, perché fidarsi dei sondaggi è bene, non fidarsi è meglio. Soprattutto se la posta in gioco è così alta.
Secondo l’indagine commissionata dal Fatto Quotidiano, a inseguire il governatore ci sarebbe Pierfrancesco Majorino, che alla guida del centrosinistra potrebbe raccogliere poco meno del 30 per cento. Soglia di tutto rispetto per l’europarlamentare dem, ma certo insufficiente a competere almeno ad oggi, con Fontana.
Qui però si entra nel campo della speculazione politica più astratta, perché il Terzo Polo capitanato da Letizia Moratti, si attesterebbe tra il 13 e il 14%. E allora l’idea una convergenza tra centrosinistra e Terzo Polo assume contorni invitanti nella sfida al padrone di casa della Lega.
Certo, i veti e controveti delle ultime settimane lasciano poche speranze e anche il sindaco Beppe Sala, che guarda la partita da molto vicino, non sembra molto ottimista a riguardo.
Intanto in casa del Terzo Polo si continua a lavorare sulla campagna acquisti e sulla definizione delle liste. Sul primo fronte, sulla nave di Moratti si è imbarcato il leghista Gianmarco Senna, marinaio di lungo corso della politica lombarda e storicamente tra gli esponenti del Carroccio più vicini a Salvini. E proprio tra le fila della Lega, adesso è cominciata la conta per capire se ci saranno altre fuoriuscite.
Ma il fronte del Terzo Polo, oltre ad attrarre nuovi elementi, ne perde altri. Gabriele Albertini, grande sponsor milanese della formazione di Renzi e Calenda, si è sfilato dal progetto nelle scorse ore. Nel comitato dei garanti della Moratti siede infatti Alfredo Robledo, ex magistrato che lo aveva querelato a margine dell’indagine sull’operazione sui derivati stipulati quando Albertini era sindaco. Sul fronte delle liste, invece, anche se nulla è ancora definito, cominciano a circolare dei nomi. Per esempio, quello di Manfredi Palmeri, ex di Forza Italia che fu presidente del Consiglio comunale di Milano quando Moratti era sindaca. Sarà lui probabilmente il capolista.