Non si placa la polemica innescata dalle parole di Vittorio Sgarbi sulla casa della Pietà Rondanini. Nelle scorse ore, infatti, il neo-sottosegretario alla Cultura aveva affermato che tra i suoi primi atti ci sarebbe stato il riposizionamento del capolavoro di Michelangelo, da decenni patrimonio del Castello Sforzesco, nella Sala degli Scarlioni, dove fu posta nel 1958 all’interno di un allestimento curato dallo studio BBPR, che in quegli anni firmava anche la Torre Velasca.
Il trasloco dell’opera nel 2015, in occasione di Expo, portò la statua in una sala a lei dedicata nelle stanze dell’Ospedale Spagnolo, sempre all’interno del Castello. Un luogo dove il sindaco di Milano, Beppe Sala, intende mantenerla, almeno finché ci sarà lui a Palazzo Marino. Posizione presa con decisione innanzitutto con una storia su Instagram, in cui non ha mancato di sottolineare come il governo, dal punto di vista della cultura, forse dovrebbe darsi altre priorità. Quindi anche a voce.