Prima la chiamata al 112 dopo aver accoltellato la madre. Quindi il salto nel vuoto dal terrazzo del quinto piano. Mercoledì mattina, via Palanzone, nel cuore del quartiere Niguarda, si è svegliata alla luce dei lampeggiati della Polizia e dei vigili del fuoco, dopo l’omicidio suicidio avvenuto all’interno di una delle palazzine del civico 16.
Alle 5 del mattino, Riccardo Guidarelli, 53enne con episodi di natura psichica alle spalle, chiama il 112 e minaccia di lanciarsi dal tetto del palazzo. L’intervento delle forze dell’ordine è pressoché immediato, ma quando giungono sul posto, trovano il corpo dell’uomo caduto sulla cancellata del giardino.
All’interno dell’appartamento, agenti e vigili del fuoco rinvengono il cadavere della madre, Maria Costantini, 86 anni da compiere a fine agosto, accoltellata più volte alla gola.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo aveva ricevuto in passato alcuni interventi per problemi di natura psichica, tra cui un Trattamento Sanitario Obbligatorio nel 2018 quando, in attesa di una visita ospedaliera, aveva dato in escandescenza. In quell’occasione, la donna aveva riferito che il figlio soffriva di disagio psichico da circa due anni, come confermano anche i vicini di casa.